La coscienza umana e la psiche

 

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La coscienza come fondamento della vita interiore

Il punto di vista dal quale abbiamo esaminato l'origine e l'evoluzione della vita sul nostro pianeta, fino alla comparsa degli esseri umani ed allo sviluppo delle culture sociali, è quello descrittivo ed interpretativo di fenomeni ed eventi osservati – o ipotizzati – nelle loro dinamiche temporali. Vi è però un altro aspetto del quale almeno noi esseri umani facciamo costantemente esperienza: quello derivante dalla nostra attività mentale, che spesso viene definito vita interiore. Per estensione, sulla base delle osservazioni che facciamo e delle interpretazioni che ne diamo, possiamo ritenere che forme più o meno complesse di attività mentale cosciente siano presenti in tutti gli organismi dotati di sistema nervoso, ed in particolare negli animali superiori. Questa sezione è dedicata soprattutto alle esperienze determinate dall'attività mentale degli esseri umani, ed in particolare a quel fenomeno certamente straordinario ed affascinante che è la psiche umana nella sua globalità.

Soggettività delle esperienze della psiche

Se ciascun individuo dotato di un cervello e di un sistema nervoso ben funzionante può fare esperienza diretta di tutti gli eventi della psiche di cui diviene cosciente mediante l'attività della sua mente, non è affatto semplice trasferire quest'esperienza nella coscienza di altre persone. Tentativi in questo senso vengono continuamente messi in atto mediante forme di comportamento e di comunicazione, soprattutto tramite il linguaggio, tuttavia l'esperienza della psiche resta prevalentemente soggettiva, ed al massimo riusciamo a comunicare ad un'altra persona una descrizione più o meno accurata delle nostre esperienze, che viene interpretata alla luce delle sintonie della psiche del destinatario della comunicazione. Anche per questa ragione è molto difficile interpretare in modo affidabile l'esperienza cosciente degli animali, con i quali non condividiamo il linguaggio. Si può aggiungere che alcune persone sono dotate di una facoltà empatica, mediante la quale è come se entrassero in una sintonia più o meno profonda con la psiche di un'altra persona alla quale possono sentirsi legate affettivamente o con la quale comunque stabiliscono una relazione. Resta però ugualmente difficile stabilire in che forma e con quale precisione l'esperienza della psiche di una persona si trasferisca nel soggetto empatico. La maggior parte degli esseri umani dispone di un certo livello di partecipazione e di coinvolgimento nei confronti delle esperienze della psiche dei loro simili, e su questo si fondano i legami affettivi e gran parte delle forme di socializzazione, ma il carattere sostanzialmente soggettivo di tali esperienze – soprattutto sotto il profilo emotivo e sentimentale – resta predominante.

Per dare un esempio di queste difficoltà, io posso fare un sogno e poi posso raccontarlo agli altri, cercando anche di descrivere le emozioni che ho provato durante il sogno. Tra le persone a cui lo racconto, alcune mi crederanno e potranno anche immedesimarsi nel mio stato d'animo, ma altre potrebbero dubitare perfino della veridicità del mio racconto, sospettando che io mi stia inventando una storia. Questa difficoltà di comprensione nei confronti di una realtà soggettiva è tanto più accentuata quanto più l'esperienza di chi comunica è distante dalle sintonie della psiche del destinatario della comunicazione, come si vedrà meglio per le esperienze relative agli stati di coscienza non ordinari. La soggettività delle esperienze originate dalla psiche comporta una possibilità di varianti estremamente ampia: nell'ambito del fenomeno della psiche, considerato nel suo complesso, si riscontra qualcosa di simile a quello che si verifica nel processo evolutivo naturale. Così come da un antenato comune si evolvono organismi molto diversi tra loro, anche tra due esseri umani vi possono essere drastiche differenze nelle dinamiche della psiche, e nello stesso modo in cui in natura si formano ecosistemi all'interno dei quali convivono, anche conflittualmente, organismi diversi, all'interno dei gruppi sociali umani possono interagire, in modo più o meno conflittuale, persone con orientamento psichico molto diverso.

Io, coscienza e psiche

In questa sezione l'io, la coscienza e la psiche vengono considerate come fenomeni ben distinti. Sebbene ogni individuo sia incline ad immedesimarsi nei contenuti della psiche determinati dalla propria attività mentale, che spesso vengono considerati evidenti e sicuramente affidabili, ogni psicologo sa bene che le esperienze derivanti dall'attività mentale di una persona possono essere molto differenti da quelle di un'altra. Per questo è importante distinguere tra la facoltà della coscienza, che caratterizza tutti gli esseri umani purché non siano in condizioni di incoscienza, e le particolari sintonie della psiche che entrano nel campo della coscienza stessa. La condizione dell'essere cosciente è diversa e contrapposta rispetto a quella dell'essere inconscio. Un essere inconscio può anche funzionare ed avere forme di comportamento: una condizione, questa, che noi siamo abituati ad attribuire a certe macchine, come gli automi, ma anche alle piante ed a diverse specie animali. Tuttavia anche un essere umano in certe particolari condizioni può funzionare ed avere un comportamento senza esserne cosciente, come sarà meglio evidenziato nella sezione sulla ricerca psichica.

I contenuti della psiche sintonizzati dall'attività mentale entrano nel campo di esperienza dell'individuo cosciente ed interagiscono con l'io, con i programmi acquisiti, con la memoria e con tutto l'insieme dei fenomeni che possono coinvolgere un essere umano. Penso che sia preferibile fare riferimento alla mente come ad uno strumento sintonizzatore, anziché produttore, dei contenuti della psiche di cui facciamo esperienza, perché allo stato attuale non disponiamo di conoscenze sufficienti in merito alle modalità con le quali il cervello umano elabora l'attività mentale. È evidente che il cervello è determinante ed indispensabile come strumento di tale attività, ma bisogna distinguere tra uno strumento produttore ed uno strumento sintonizzatore od elaboratore. Se non ho un apparecchio TV non potrò sintonizzare nessuna delle emittenti disponibili e dunque non avrò accesso a nessun programma, e lo stesso può accadere se il mio televisore viene danneggiato, ma non per questo posso ritenere che sia il televisore a produrre quello che mi permette di vedere e di sentire. Anche il computer è uno strumento indispensabile per elaborare l'informazione, ma non servirebbe a niente senza i programmi che lo fanno funzionare. Mi consente inoltre di interagire con tutte le risorse disponibili in rete, ma solo se sono connesso via cavo o via etere, altrimenti sarebbe inservibile. Nelle pagine di questa sezione, ed in particolare in quella sulla psiche umana, vengono spiegati motivi per cui la psiche, nella sua globalità, dovrebbe essere considerata come un fenomeno autonomo rispetto all'evoluzione naturale che ha portato alla complessità del cervello umano, dunque mi sembra corretto fare riferimento alle sintonie della psiche come a quei particolari canali mediante i quali certi elementi o nuclei (e non altri) entrano a far parte della nostra esperienza cosciente.

Com'è organizzata questa sezione

Nella pagina sulla coscienza sono illustrate le caratteristiche fondamentali della coscienza umana, mentre nella pagina su coscienza e scienza viene presentata una sintesi dell'attuale stato delle ricerche sul cervello, che conferma come la nostra attività cosciente sia determinata dal funzionamento di determinate aree del cervello. Viene riportata poi un'interessante intervista al neurobiologo Gerhard Roth, del 2014, nella quale sono presi in considerazione anche importanti aspetti in merito al senso della vita, derivanti dal fatto che tramite il cervello si comincia a definire un nuovo quadro conoscitivo dell'esistenza umana. La pagina su intelligenza ed errore evidenzia le differenze di funzionamento tra i vari cervelli con riguardo all'elaborazione ed alla soluzione delle difficoltà e degli enigmi che la vita umana presenta, ed in quella su scienza e vita si considerano i vantaggi ed i limiti rappresentati dai risultati della ricerca scientifica per quanto concerne l'esistenza individuale ed il senso della vita. Seguono due pagine, una sui processi mentali inconsci e sullo sviluppo storico e culturale del concetto di inconscio, e l'altra sulle attività inconsce e sulle ipotesi dell'esistenza di facoltà inconsce dotate di poteri particolari e non comuni. Un'altro aspetto di rilievo che contraddistingue la mente umana è rappresentato dalla funzione creatrice. Si prendono poi in esame gli aspetti di rilievo della psiche umana ed il loro impatto sull'io cosciente. Una pagina è dedicata all'importanza della memoria per l'identità umana ed alla possibilità che tutti gli eventi della nostra vita cosciente possano essere registrati in una specie di archivio generale delle esperienze umane. Infine, dopo una pagina dedicata alle relazioni tra l'io cosciente e la psiche, questa sezione si conclude con le definizioni dei principali termini utilizzati nel sito.


 

La coscienza
Coscienza e scienza
Intervista a Roth
Intelligenza ed errore
Scienza e vita umana
Coscienza e inconscio
Facoltà dell'inconscio
La funzione creatrice
La psiche umana
Psiche e natura
La vita registrata
L'io e la psiche
Definizioni