NDE di Arthur Yensen

 

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Le avventure di Willie Wispo

Arthur Ellwood Yensen (1898-1992) sperimentò una NDE nella quale ritenne di aver ricevuto informazioni sulla reincarnazione. Nell'agosto 1932 Yensen, laureato in geologia, disegnatore di fumetti, incline ad una visione materialista della vita, decise di fare alcune ricerche sul campo per la striscia a fumetti di cui era autore, Le avventure di Willie Wispo. Poiché il protagonista della storia era un vagabondo, anche Yensen fece per qualche tempo quella vita, mescolandosi ai 16 milioni di disoccupati che vivevano negli Stati Uniti durante il periodo della Grande Depressione. Durante uno dei suoi vagabondaggi da Chicago verso il Minnesota, un giovanotto su una coupé gli dette un passaggio sulla strada per Winnipeg. La macchina correva troppo e le condizioni della strada non erano buone. A causa dell'elevata velocità, il conducente finì contro un mucchio di ghiaia e sbandò con una serie di violenti sobbalzi. Entrambi i passeggeri furono catapultati fuori dalla vettura attraverso il tettuccio di tela prima che l'auto finisse in un fosso: il conducente se la cavò senza danni, ma Yensen rimase ferito e perse conoscenza mentre due donne che avevano assistito all'incidente cercavano di aiutarlo. Dopo aver osservato un'altra dimensione nel corso della sua NDE, Yensen si rese conto in seguito che parlare agli altri di ciò che aveva visto sollevava molte critiche, specialmente da parte della chiesa. Ma c'era anche chi era disposto ad ascoltarlo e, col passar del tempo, il numero di costoro aumentava. Nel 1955 Yensen pubblicò il resoconto della sua NDE in un libriccino intitolato Ho visto il paradiso (I Saw Heaven) da cui sono estratti i brani seguenti.

Due mondi diversi

Mi sentivo come se mi stessi liberando dal corpo! Dato che mi identificavo col mio corpo, sapevo istintivamente che se mi fossi separato da esso sarei morto! La mia anima ed il corpo cominciarono a separarsi, e continuarono a farlo finché non sentii un breve ed intenso dolore al cuore, come se qualcosa fosse stato sbloccato. Poi, lentamente e dolcemente, venni fuori attraverso la sommità del capo. Gradualmente lo scenario terrestre svanì, ed attraverso di esso apparve un nuovo mondo, luminoso e bellissimo, splendido oltre ogni immaginazione. Per circa mezzo minuto potei vedere entrambi i mondi contemporaneamente: la Terra svaniva, l'altro mondo diventava sempre più splendente mentre la luce aumentava sempre di più. Finalmente, quando la Terra fu completamente svanita, mi trovai circondato da una gloria che poteva essere solo del paradiso. Sullo sfondo c'erano due belle montagne che somigliavano al Fujiyama in Giappone. Le vette erano innevate, mentre i crinali erano adorni di alberi di incredibile bellezza. Poiché nessuna forma di inquinamento, di foschia o di impedimenti di altro genere disturbava la visibilità, tutti i dettagli si stagliavano chiarissimi e ben evidenti. Sembrava che le montagne fossero distanti più di venti chilometri, eppure potevo vedere ogni singolo fiore che cresceva sui loro fianchi. Stimai che la mia vista fosse cento volte migliore che sulla Terra.    

La vera casa

Mentre stavo lì a bocca aperta, vidi al di là dei primi alberi una ventina di persone che giocavano, cantando e ballando in una specie di girotondo. Si stavano divertendo molto tenendosi per mano e danzando in cerchio: i canti, le risate, e perfino le loro grida erano melodiose. Nel vedermi, quattro di loro lasciarono il gioco e saltando gioiosamente vennero a salutarmi. Via via che si avvicinavano, valutai che la loro età fosse di 30 anni per il più anziano, di 12 per il più giovane e di 20 anni per gli altri due. Sembrava quasi che i loro corpi fossero privi di peso, ed era affascinante osservare l'aggraziata bellezza dei loro movimenti senza sforzo. Quando quegli abitanti del cielo furono accanto a me, il più anziano, che era anche quello di aspetto più grande e più forte, mi disse con gentilezza: «Ora sei nella terra dei morti. Siamo vissuti sulla Terra, proprio come te, prima di giungere qua». Con un irrefrenabile entusiasmo gridai: «Ma è meraviglioso!» «Certo!», risposero. Poi con gioia mi dissero che avrei potuto nuotare nel lago in lungo e in largo per tutto il tempo che volevo, e che quando ne fossi uscito sarei stato asciutto. Un altro disse: «Puoi correre, saltare, danzare, cantare e giocare quanto ti pare, e non ti sentirai mai stanco!» Allora mi accorsi che quel paesaggio stava diventando sempre più familiare: era come se fossi già stato in quel luogo. Mi ricordai di cosa c'era al di là delle montagne. Poi con un'improvviso scoppio di gioia compresi che quella era la mia vera casa! Sulla Terra ero stato un visitatore, un disadattato, uno straniero pieno di nostalgia. Con un sospiro di sollievo dissi a me stesso: «Mio Dio, ti ringrazio per avermi fatto tornare. Questa volta non me ne andrò più!».    

Allora l'uomo più anziano, che sembrava un dio greco, continuò a spiegare: «Ogni cosa quassù è pura. Gli elementi non si mescolano e non si decompongono come sulla Terra. Ogni cosa è mantenuta nella sua condizione da una vibrazione primaria che pervade tutto e che impedisce l'invecchiamento. Per questo le cose non si impolverano, non si consumano, e tutto sembra nuovo e splendente». Ed io compresi perché il paradiso era eterno. Mi accorsi inoltre che sentivo di amare ognuno ed ogni cosa, e questo mi rendeva intensamente felice. All'apparenza, solo la mia parte buona era sopravvissuta. Senza quella che causa il disaccordo, mi sentivo felice come non lo ero mai stato. La mia domanda successiva fu: «Come si spiega questa intensa felicità?» «I tuoi pensieri sono vibrazioni controllate dalla vibrazione primaria, che neutralizza tutti i pensieri negativi e lascia passare solo quelli positivi, come l'amore, la libertà e la felicità». «E che ne è delle persone piene di astio e di rancore?» «Se sono troppo negative vanno in un regno di vibrazioni più basse nel quale il loro genere di pensieri può esistere. Se venissero qui la vibrazione primaria le annienterebbe. Dopo la morte la gente gravita in gruppi omogenei, a seconda del livello delle vibrazioni della loro anima. Se in un individuo la percentuale di discordia è bassa, essa può essere eliminata dalla vibrazione primaria, e la parte che rimane, quella buona, può continuare a vivere qui. Se, per esempio, una persona fosse buona per il 70% e cattiva per il 30%, la parte cattiva potrebbe essere eliminata dalla vibrazione primaria e la parte restante sarebbe la benvenuta in paradiso. Ma se la percentuale del male fosse troppo alta questo non potrebbe accadere, e quella persona dovrebbe gravitare su un livello più basso e vivere con esseri simili a lei. In questa dimensione ognuno vive in quel genere di paradiso o di inferno che ha preparato per sé durante la vita terrena. Se tu gettassi un sassolino in una macchina per setacciare, andrebbe nel contenitore adatto non perché è buono o cattivo, ma a causa della sua dimensione o del suo peso. Qui accade la stessa cosa: nessuno ti manda da nessuna parte, ma sei smistato a seconda delle alte o delle basse vibrazioni della tua anima. Ciascuno va dove gli compete! Vibrazioni elevate indicano amore ed evoluzione spirituale, mentre vibrazioni basse sono sintomo di degradazione e di malvagità».      

Ciò che conta è ciò che sei

Quando chiesi cosa dovrebbe fare una persona sulla Terra per migliorare la propria condizione dopo la morte, mi rispose così: «Tutto quello che devi fare è svilupparti sul sentiero dell'amore disinteressato. Gli esseri umani non vengono qui per le buone azioni o perché credono in questo o in quello, ma perché sono adatte a questo luogo e vi appartengono. Le buone azioni sono la naturale conseguenza dell'esser buono, e le cattive azioni derivano dall'esser malvagio. Ciascuna di esse porta con sé la propria ricompensa o la punizione. Ciò che conta è solo ciò che sei!». Mentre parlavamo la mia mente, o qualunque cosa mi servisse per pensare, divenne chiara come il cristallo. Immediatamente e senza alcuno sforzo ricordai tutto quello che avevo sempre saputo. Mi sembrava di comprendere la Terra e tutto ciò che la riguardava. L'intero schema della vita era chiarissimo. Ogni cosa sulla Terra ha il suo scopo e si inserisce in uno schema che, alla fine, si conformerà alla giustizia e al bene. La gente si preoccupa a causa del proprio punto di vista limitato. Gli uomini non comprendono che i problemi sono il modo in cui la natura ci insegna cose che non potrebbero essere apprese in altro modo. Se solo noi potessimo imparare qualcosa dai guai degli altri, potremmo evitare la maggior parte di quelli che capitano a noi.      

Il ritorno «in quel posto orribile»

Mentre stavamo ancora parlando ed io mi godevo l'estasi del paradiso, il mio amico dichiarò con gentilezza: «Non puoi restare qui più a lungo: devi tornare sulla Terra». «Tornare sulla Terra! Oh no, non voglio tornare in quel posto orribile!» Ma stavo già lasciando quel posto incantato e scivolavo di nuovo nel mio corpo, ancora abbastanza in paradiso da non sentirmi inibito, e tuttavia già abbastanza dentro il corpo da avere persieri terribili. Come un bambino in preda ad una rabbia violenta, tiravo calci e gridavo: «Lasciatemi stare! Lasciatemi stare!» Ma tutte le mie proteste non ottenevano alcun effetto. Mentre rientravo sempre più all'interno del mio corpo, provai una diffusa sensazione dolorosa e pungente, simile a quella di un arto addormentato. Ed inoltre mi sentii pigiato, come se il mio io reale dovesse autocomprimersi per poter rientrare nella sua sgradevole prigione. L'ultima cosa che quell'uomo forte mi disse fu: «C'è un lavoro molto importante che devi compiere sulla Terra: per questo devi tornare ed eseguire il tuo compito! Ci sarà un periodo di grande confusione e la gente avrà bisogno della tua influenza equilibrante. Quando il tuo lavoro sulla Terra sarà finito, allora potrai tornare qui e restare».    

Anticonformista ed educatore

Qui termina la NDE di Arthur Yensen. Nato nel Nebraska durante una grande tormenta nel 1898, Yensen ricordava di essere stato istruito a forza nella religione da bambino. Non solo egli si ribellò a questa educazione coercitiva, ma spesso criticava i suoi genitori, litigando perfino su quello che mangiavano. Faceva notare che gli animali della loro fattoria prosperavano e stavano bene con una dieta di erba fresca e di granaglie integrali, mentre i membri della sua famiglia soffrivano continuamente di indigestione e di costipazione a causa del pane bianco, dello zucchero e dei grassi che consumavano. All'insaputa dei genitori, si curava mangiando crusca di grano. Yensen continuò a sfidare le convenzioni del suo tempo, ed a 34 anni, dopo la sua NDE, passò dall'ateismo ad un'orientamento più mistico. Dopo essersi sposato, si costruì nell'Idaho una casa in blocchi di tufo squadrati da lui e dai suoi figli. Più tardi divenne un educatore, un conferenziere, un attivista politico, e si specializzò nella scultura (le sue opere adornano ancora il parco della città in cui visse). Fece anche da comparsa in vari film, diventò un'autorità in fatto di giardinaggio ed agricoltura organica, e fu riconosciuto come cittadino benemerito dell'Idaho. Sebbene fosse un'eminente figura pubblica, Yensen venne spesso ai ferri corti con il corpo accademico delle scuole in cui insegnava: si opponeva ad ogni procedura tesa ad impedire ai ragazzi di sviluppare la propria creatività, ed ignorava le regole scolastiche, raccontando in classe la propria NDE per insegnare ai suoi studenti che l'etica è importante e che la vita ha veramente uno scopo. Protestò pubblicamente contro l'incarcerazione dei cittadini americani di origine giapponese durante la seconda guerra mondiale. Ironicamente, Yensen era ancora in dubbio se fosse riuscito ad adempiere o meno al compito della sua vita quando morì, nel 1992, e fu pubblicamente riconosciuto come un grande benefattore da migliaia di persone. Qui di seguito si riportano alcune risposte di Yensen alle domande che spesso la gente gli rivolgeva.

Domande e risposte

Puoi dirci qualcosa di più sul paradiso?
È davvero difficile parlare del paradiso con parole umane, che non sono adeguate a descrivere cose al di là della nostra immaginazione. Comunque il paradiso che ho visto io è caratterizzato da una vegetazione di un verde vivido, dalla limpidezza cristallina, dal fatto che tutto ha un aspetto nuovo e non logoro, da una musica che pervade ogni luogo e dalla sua stupefacente bellezza, tutte cose prodotte dalla vibrazione primaria. È un posto pieno di vigore e di vita, che dona una felicità esuberante ed incontenibile. È una risposta suprema a qualsiasi cosa vorremmo sapere o avere, e – per quanto io ne sappia – è la destinazione finale per la nostra anima. Non è un posto di riposo, come viene immaginato da tanta gente stanca, dato che lì nessuno prova alcuna stanchezza. È piuttosto come una nuova occasione di vivere una vita felice. Nessuno può riuscire ad usare tutta l'effervescente energia che sente sgorgare dal proprio diaframma. È un luogo di gioia e di vitalità, incredibilmente dolce, sereno e melodioso. La gente che ci vive mi fa venire in mente dei fanciulli disinibiti e privi di problemi, prima che finiscano sotto l'influenza di adulti benintenzionati. Nel paradiso, dove tutti si amano veramente, non ci sono inibizioni perché non ce n'è bisogno: ciascuno fa esattamente ciò che gli piace. Questo funziona bene perché solo il meglio di ciascuno sopravvive, ed ognuno vuol fare solo ciò che è bene. Questo permette una libertà ed una felicità che qui sulla Terra non riusciamo nemmeno ad immaginare. Sulla Terra, dove ognuno è, chi più chi meno, malvagio, abbiamo bisogno di migliaia di leggi e di inibizioni per mantenere l'ordine. Queste restrizioni possono essere così severe che alcune persone entrano in depressione, ed in alcuni casi arrivano a suicidarsi. Ma in paradiso, dove non ci sono restrizioni, tutti vogliono vivere per l'eternità.      

Cosa puoi dirci dell'inferno?
Non molto, ma ho sentito che è un posto molto freddo. Il calore deriva dal moto molecolare, mentre il freddo è dovuto all'assenza di moto. Similmente, l'amore è dovuto ad un'elevata vibrazione dell'anima, mentre l'odio è in relazione ad una vibrazione più bassa. L'amore totale coincide con Dio, mentre l'odio totale è la morte e l'estinzione dell'anima. La temperatura del paradiso era ideale, né troppo calda né fredda. Ma uno straniero che diceva di essere stato all'inferno per tre settimane lo descriveva come un posto oscuro, paludoso, freddo e spaventoso. Un posto dove ognuno continua ad essere posseduto dai propri desideri fisici senza mai poterli soddisfare. Per esempio, il goloso non può mangiare perché è privo di corpo fisico. L'alcolista non può bere per lo stesso motivo, il fumatore non può fumare ed il tossicomane non può farsi la sua dose. L'avaro non può proteggere il suo denaro ed il maniaco sessuale, che non crede nell'amore, si trova nell'impossibilità di soddisfare la sua lussuria. L'inferno è davvero un inferno per tutti coloro che vivono solo per soddisfare egoisticamente i propri desideri. Senza un corpo fisico, i sentimenti di odio e di paura sono intensificati perché le anime cercano invano di nascondersi ai propri nemici. La loro unica speranza è di reincarnarsi. Ma sfortunatamente quando vi riescono possono dimenticare tutti i loro tormenti infernali e rischiano di vivere di nuovo in modo avido e tirannico. Questo ciclo miserevole potrebbe durare per sempre, finché essi non trovano la salvezza in una delle loro vite. Queste persone hanno davvero bisogno di un salvatore perché non sono in grado di aiutarsi da sole. Sono certo che Cristo si incarnò per aiutarle, poiché disse: «Non sono venuto per i giusti, ma per i peccatori».   

Come può una persona progredire nell'aldilà?
Non può. Non vi è posto in paradiso per l'insoddisfazione o per l'ambizione personale. Non può esserci modo di cambiare dopo esserci arrivati. Anche la Bibbia dice che quando il diavolo divenne troppo ambizioso fu scacciato dal paradiso. Se qualcuno ha compreso veramente l'aldilà, smetterà di emulare i propri vicini e comincerà ad imparare come vivere in modo altruista. Qui noi possiamo trasformarci con facilità e dovremmo usare questa vita per diventare quel genere di persone che vorremmo essere nell'aldilà. Questo mondo è un posto miserevole per tutti coloro che non hanno conseguito l'armonia interiore, caratterizzata dall'amore disinteressato. L'umanità è come una catena: ciò che fa uno interessa tutti, e dovremmo cercare di rinforzare gli anelli più deboli. In paradiso, per quel che ho visto, tutte le persone si piacciono reciprocamente. Sono come bambini che non hanno bisogno di lavorare per essere felici.      

In cosa consiste il successo ed in cosa il fallimento?
Siamo venuti in questo mondo per cimentarci con i problemi e per apprendere da essi. Purtroppo molta gente non lo capisce e si lamenta del proprio destino e della sfortuna, trascorrendo la vita in cerca di piacere, di fama e di denaro. Così muoiono senza aver fatto alcun progresso spirituale, ed in questo modo sprecano vita dopo vita. Dovrebbe essere evidente che ciò che ci porteremo con noi è il nostro carattere, il nostro karma ed il nostro talento, e che dovremo vivere con persone simili a noi. Perciò, il nostro maggior succcesso sarebbe quello di elevarci al più alto livello del paradiso mediante l'amore disinteressato. Ed il fallimento più doloroso sarebbe odiare noi stessi fino ad eliminarci dall'esistenza, ammesso che ciò sia possibile.      

Perché non fai mai cenno a Dio ed alla salvezza?
Non li ho omessi intenzionalmente, solo che non ho visto né Dio né Cristo, e non ho sentito nulla sulla salvezza. Tuttavia considero la vibrazione primaria come una parte di Dio, perché controlla l'universo e sembra influenzare ogni cosa fuorché le menti maligne degli uomini qui sulla Terra. Per comprendere Dio, credo che si debba essere almeno altrettanto grandi quanto lui, o quanto meno essere come Cristo, che era in assoluta armonia con Dio. D'altronde, la salvezza è una cosa semplice: tutto quello che si deve fare è amare disinteressatamente, in modo da elevare le vibrazioni dell'anima abbastanza da essere adatti al paradiso.    

Cos'è il peccato?
Peccato è qualsiasi cosa interrompa la crescita spirituale. I tre grandi peccati sono: non imparare dall'esperienza, lasciare che chi ci governa si trasformi in tiranno, e che l'amore per se stessi si trasformi in avidità. Ognuno dovrebbe costantemente controllare se in lui/lei non si stiano sviluppando brama, tirannia, paura, preoccupazione, rabbia, odio, gelosia e soprattutto colpa. Prevenendo questi caratteri dannosi ci manteniamo in sintonia con i nostri spiriti protettori (angeli custodi), con Dio e con l'universo. Peccato è qualsiasi cosa causi la perdita di questo contatto. Quando il subconscio si sente in colpa ha vergogna di stare a diretto contatto con lo spirito protettore e costruisce delle barriere per tenerlo lontano. Senza lo spirito guida, questa persona è come un bambino perso nell'oscurità. L'unica speranza che ha è quella di liberarsi dalla colpa e riconnettersi allo spirito guida.      

Come possiamo salvarci?
Mediante l'amore disinteressato: quando amiamo senza egoismo, le nostre vibrazioni sono così elevate che l'unico posto al quale siamo adatti è il paradiso. Non c'è altro posto in cui possiamo andare, se solo lo vogliamo. Questa è la giustizia divina, che offre a tutti gli esseri umani, così come a tutti gli animali superiori che distinguono il bene dal male, un'uguale possibilità di conseguire alla fine l'armonia interiore che li renda adatti a qualche tipo di paradiso, indipendentemente dalla loro intelligenza, dalla cultura, dalla religione, dalla ricchezza o dalla povertà.      

Puoi spiegarci la trinità?
Il padre, ovviamente, è Dio, l'infinito, che ha creato e controlla l'universo. Il figlio è un'emanazione individualizzata di Dio che ha raggiunto una perfetta unità col padre. Questo è anche il nostro scopo. Lo spirito santo potrebbe essere la vibrazione primaria che fluisce in noi tanto liberamente quanto lo consentono le barriere che noi erigiamo contro di essa.   

Credi nel demonio?
No, ma se c'è deve trattarsi di un angelo impazzito, abbastanza folle da volersi confrontare con Dio, cosa altrettanto inutile quanto sarebbe per noi voler cercar di impedire il sorgere del sole. Credo che il demonio sia un personaggio mitologico inventato dagli uomini ed usato come capro espiatorio. Persone adulte ma con una mente immatura preferiscono incolpare il demonio per i propri misfatti invece di agire coerentemente ed assumersene la reasponsabilità. Tuttavia, possono esistere spiriti legati alla Terra con vibrazioni di basso livello che possono essere considerati come diavoli perché ci disturbano con la loro telepatia mentale. Questi démoni si sintonizzano su di noi mediante vibrazioni di basso livello come odio, paura e brama. Possono essere distolti con l'amore disinteressato, o se necessario cacciati via dallo spirito potente di Cristo. C'è un antico proverbio che dice: «Uccelli della stessa penna volano insieme». Il modo di liberarsi del diavolo è di non somigliare a lui.   

Credi nella predestinazione o nel libero arbitrio?
In entrambi: dato che mi è stato detto che ho un destino, perché mai non dovrebbero averlo anche gli altri? Certo, i nostri cervelli possono ricordare solo ciò che hanno registrato, ma i nostri spiriti guida sanno tutto di noi. Per questo cercano di guidarci e di mantenerci nei nostri corpi finché il lavoro della nostra vita non sia terminato, nello stesso modo in cui noi cerchiamo di stare nelle nostre macchine finché non siamo giunti a destinazione. Nello stesso tempo, tutti noi abbiamo il libero arbitrio: ognuno è libero di ubriacarsi e di andare a sbattere contro un palo della luce.    

Cosa c'è che non va nelle idee convenzionali sull'aldilà?
Le cose cambiano poco nell'aldilà. Se qualcuno si fosse convinto che resteremo addormentati fino alla resurrezione del corpo, e poi non ci fosse nessuna resurrezione del corpo, rischierebbe di dormire per un bel pezzo. Invece, dopo esserci liberati dalle idee fisse convenzionali, potremo adattarci liberamente alla nuova dimensione e sentirci in armonia con la nostra vera dimora senza alcuna difficoltà. Ogni cosa ha il suo scopo: le credenze convenzionali vanno bene nelle preghiere, dove il dubbio non è appropriato, tuttavia il dubbio è sempre utile quando si tratta di valutare i dogmi religiosi, di leggere la posta spazzatura, di guardare la pubblicità e di ascoltare le promesse dei politici.    

Perché la gente è stufa della religione?
Ogni completa forma di conoscenza è come il raggio di una ruota: punta verso il centro della verità ultima. La scienza, l'arte, la musica, la filosofia e la religione vanno in crisi perché non sono forme complete di conoscenza, anche se la religione si autopropone e si vende come tale. Molte persone religiose pensano di essere depositarie della verità totale e dell'unica scorciatoia per il paradiso. E nel loro benintenzionato zelo per salvare l'umanità indisciplinata dissertano, argomentano, cercano di persuadere e vanno perfino alla guerra per costringere i non credenti ad accettare le loro formule per ottenere il paradiso. I non credenti sono disorientati soprattutto perché le diverse chiese non riescono a mettersi d'accordo nemmeno tra di loro. Alcune chiese hanno perfino fatto ricorso alla tortura per imporre il loro particolare marchio di amore di Dio a gente che si sentiva perfettamente soddisfatta e che pensava di essere già in ottimi rapporti con Dio. Tuttavia, sebbene le varie chiese abbiano abusato della religione, e le credenze di alcune chiese sembrino ridicole ad altre, credo che ogni essere umano debba avere qualche specie di religione o di filosofia che lo incoraggi a pensare ed a evolversi spiritualmente.

Com'è Dio?
Non lo so. Non l'ho visto. Ma ho sentito la vibrazione primaria che deve emanare da Dio perché mantiene in buone condizioni ogni cosa e controlla tutto l'universo. Forse è questo lo spirito santo. Le idee della gente su come sia Dio sono molto diverse. I bambini lo immaginano come un vecchio dai capelli grigi e dalla lunga barba bianca. Una setta religiosa crede che vi siano un signor Dio ed una signora Dio. Altre chiese considerano Dio come uno spirito universale che ha creato e governa l'universo, mentre gli atei affermano che non vi è alcun Dio, finché non finiscono in qualche guaio serio. Allora si mettono a pregare come se veramente Dio ci fosse. Sotto autoipnosi, una volta chiesi come fosse Dio: vidi una montagna immensa coperta di nuvole, con piccoli buchi qua e là attraverso i quali potevo vedere lampeggiamenti e grande attività. Allora una voce proveniente da qualche parte disse: «Per comprendere Dio devi essere grande almeno quanto lui». E mi mise a posto. Ma solo per amor di ragionamento avevo bisogno di una specie di immagine mentale di Dio. Per me adesso, dopo tanti anni di congetture, Dio è una combinazione di molte cose quali: le leggi della natura (sia quelle note che quelle ignote agli uomini), la luce, l'elettricità, la gravità, il tempo, lo spazio, l'infinito, l'amore e la vita stessa, totalmente al di là della comprensione umana. Ma dato che abbiamo la vita, tutti noi dobbiamo essere una piccola parte di lui. Questo è probabilmente il motivo per cui lo chiamiamo padre, e consideriamo noi stessi i suoi figli ribelli, che hanno sempre bisogno di essere perdonati.   

Cos'è il karma?
Il karma consiste nella totalità delle nostre azioni, sia buone che cattive, che determinano il nostro fato, il nostro destino. Se noi compiamo solo buone azioni alla fine ci libereremo da ogni karma negativo e ci accadranno solo cose buone, e viceversa. Lo scopo del karma è di obbligarci, volenti o nolenti, ad imparare le lezioni della vita. Tra una vita e l'altra, sotto l'influenza del sapere dei nostri spiriti guida, noi scegliamo la nostra vita successiva ed il karma che avremo e che dovremo sopportare. Se, per esempio, nella vita abbiamo abusato degli animali, o delle persone, lo spirito guida probabilmente ci farà reincarnare in una condizione nella quale subiremo noi stessi degli abusi, per farci comprendere quali sofferenze abbiamo causato agli altri. Il solo modo di liberarsi dal karma è quello di sviluppare abbastanza amore disinteressato, in modo che sopportare altro karma negativo non servirebbe più a niente, come uno studente universitario non ha più bisogno di frequentare un corso di cui ha già superato l'esame.      

Credi nella reincarnazione?
«Se un uomo non nasce di nuovo, non vedrà il regno di Dio» (Giovanni, 3:3). La reincarnazione spiega certamente molte cose che sarebbe difficile interpretare in altro modo. In base alla mia esperienza, sono convinto che noi abbiamo già vissuto e siamo morti varie volte. Il motivo per cui non ricordiamo le nostre vite precedenti è perchè la memoria profonda della nostra anima non viene trasferita, alla nascita, nel nostro cervello infantile. Ma tutto ciò che sappiamo in questa vita l'abbiamo appreso nelle vite passate: questa può esser la ragione per cui certe cose sono molto più facili da apprendere che non altre. Per esempio, Mozart non ebbe bisogno di imparare la musica dato che la conosceva già. Una delle cose positive della reincarnazione è che all'inizio di ogni vita siamo liberati di tutti i passati pregiudizi, blocchi mentali ed errati insegnamenti, e siamo pronti per una nuova partenza, proprio come all'inizio di un nuovo anno scolastico, e una volta che ci saremo laureati non dovremo far più ritorno su questa Terra, salvo che come volontari per insegnare ai ritardatari. Poiché le opportunità per la nostra crescita spirituale su questo pianeta sono probabilmente limitate in relazione al tempo, dovremmo capire, nel trattare con i ragazzi, che il valore di apprendimento di ogni incarnazione può essere vanificato dall'indottrinamento forzato prima che il bambino sia in grado di ragionare. In certi casi questo è un vero delitto perché può distruggere un'intera vita, anziché solo alcuni anni di essa. Alcuni studiosi sostengono che nel medioevo le autorità ecclesiastiche fecero eliminare dalla Bibbia tutti i riferimenti alla reincarnazione, in modo da poter controllare meglio la gente minacciandola col fuoco dell'inferno. Ma non riuscirono ad eliminare ogni riferimento alla reincarnazione, dato che sono rimasti alcuni versetti che non possono significare altro, come: «Colui che prevarrà, io farò di lui un pilastro nel tempio Dio, e non dovrà più andar via» (Apocalisse, 3:12)

Cosa pensi riguardo al fatto che Gesù ha patito ed è morto in croce per salvare l'umanità?
Gesù fu considerato un maestro perché aveva cognizione di tutti i problemi dell'umanità. Per aiutarci a progredire nel nostro lento sviluppo spirituale egli benevolmente si dispose a reincarnarsi per insegnarci come evolverci più rapidamente mediante l'amore. I suoi insegnamenti ebbero un tale impatto sui suoi seguaci che essi lo considerarono il tanto atteso messia, e l'avrebbero incoronato re se i capi dei Giudei, timorosi di perdere il potere, non l'avessero fatto crocifiggere. Ma l'assassinio di Gesù si ritorse contro di loro. I suoi discepoli, e molti altri, credettero che Gesù fosse risorto dopo la morte e che fosse il figlio di Dio, ed ebbe origine la religione cristiana. I sacrifici tradizionali degli ebrei erano una sgradevole faccenda di sangue, e così i cristiani proclamarono che Cristo aveva sacrificato la sua vita sulla croce per por fine a tutti gli altri sacrifici! Ed in questo modo la dottrina della morte di Gesù in riparazione per i nostri peccati si diffuse. Aveva certamente un senso in quel tempo e salvò le vite di migliaia di agnelli e di colombe innocenti! Ma adesso, dopo 2000 anni, è una vera sciocchezza: se per caso io fossi Dio, e per farmi piacere qualcuno sacrificasse suo figlio o sua figlia, mi sentirei oltraggiato. Ma se anche qualcuno tagliasse la gola ad un agnello e lo facesse dissanguare fino alla morte solo per farmi piacere, nella vita successiva lo farei nascere agnello! Se però qualcuno regalasse a sua moglie un mazzo di bei fiori, allora lo amerei per questo!   

Con queste parole si chiude la testimonianza di Yensen. Gli aspetti più interessanti della sua esperienza riguardano la vibrazione primaria, che irradia una forma di energia capace di mantenere ogni cosa viva ed immune dal logoramento, ed i diversi livelli nei quali si aggregano gli esseri affini trapassati, in base al loro grado di evoluzione. Anche in questo caso, l'importanza del riconoscimento di ciò che si è, unita al desiderio di evolversi sul piano dello spirito, costituisce uno dei fondamenti dell'esistenza umana. Yensen introduce inoltre il controverso tema della reincarnazione.


 

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